Eden Hazard rifiuta la MLS e si ritira

L’ASSO BELGA SI RITIRA AD APPENA 32 ANNI

Eden Hazard ha ufficialmente chiuso la sua brillante carriera, dopo quattro anni difficili al Real Madrid. Nella capitale spagnola, il belga ha sofferto a causa diversi infortuni ed ha sperimentato un calo fisico generale che non gli ha più permesso di destreggiarsi liberamente in mezzo al campo. In un’intervista ha rivelato le opzioni che aveva a disposizione dopo i Los Blancos, ed il motivo che lo ha spinto a ritirarsi ad appena 32 anni invece di andare a giocare in un campionato minore.

 

L’INTERVISTA A VOO SPORT WORLD

In un’intervista a Voo Sport World, Hazard ha dichiarato: “In sostanza, mi sono detto, andrò in America e giocherò lì per due o tre anni. La MLS non è male. Ho chiamato Christian Benteke confidandogli che mi sarei unito a lui a Washington. In questo modo giocherò al fianco del mio amico, gli farò qualche assist dei miei e lui segnerà. Ma non era solo una questione legata al calcio: avrei dovuto trasferire dall’altra parte del mondo tutta la mia famiglia. Questo mi ha fatto riflettere e riconsiderare il tutto. A dir la verità, non volevo più giocare a calcio. Se avessi davvero voluto continuare, sarei andato da qualche parte anche se avessi dovuto trasferirmi. Ma non ne avevo più bisogno. Non volevo andarmene solo per fare soldi e poi chiedermi perché avevo preso quella decisione, due o tre settimane più tardi”.

Nonostante la sua terribile esperienza in Spagna, Hazard è ancora considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione, soprattutto per gli anni trascorsi nelle fila del Chelsea in Premier League. A Londra, ha contribuito in maniera devastante a far vincere diversi campionati ai Blues. Da molti è considerato uno dei giocatori più vicini a Lionel Messi stilisticamente, grazie alle sue capacità di siglare gol in qualsiasi situazione.

 

 

IL FUTURO DI HAZARD

Hazard non ha ancora dichiarato cosa vuole fare da grande perché in questo frangente della sua vita desidera semplicemente godersi il tempo libero con la famiglia, lontano dal mondo del calcio. Crediamo, però, che ad un certo punto assumerà un ruolo al di fuori del perimetro di gioco, magari come commentatore di partite importanti da uno studio televisivo.